domenica 14 ottobre 2007

Gli italiani di Haberfield

L’arcivescovo mons. Gaetano Bonicelli ha presieduto una solenne celebrazione nella chiesa di St. Joane of Arc, al 97 Dalhousie St, Haberfield. Una grande partecipazioni delle famiglie italiane, con la chiesa ben riempita e la presenza di non meno di 400 persone motivate e ben partecipanti.
Vero animatore è il dinamico, ma ahimé non più giovane, Monsignor Dino Fragiacomo, della diocesi di Trieste, che assicura un prezioso e generoso servizio alla comunità italiana.
Il suo impegno nella Diocesi di Trieste fu molto grande, come sacerdote con i giovani ed i ragazzi dapprima e poi chiamato dal vescovo ad occuparsi dell’impegno diocesano di preparazione dei corsi per il matrimonio, i rapporti con i mezzi di comunicazione per arrivare al progetto grandioso, quello della costruzione ed animazione del tempio dedicato a Maria Madre e Regina. Lo slancio finale della titanica opera venne sulla grande azione di consacrazione alla Vergine che il Papa e tutti i vescovi d’Italia fecero nel 1959.Egli è venuto in Australia per trascorrere la propria quiescenza, ma ha trovato in questa terra novissima le ragioni per un impegno intenso, con dei ritmi che risulterebbero pesanti anche per un giovane sacerdote.
Assistendo alla funzione religiosa ci si rende conto di quanto sia ben animata la comunità cattolica italiana, che partecipa con vera convinzione alle preghiere, ai canti, all’eucaristia. La messa domenicale che si celebra in questa parrocchia viene trasmessa da radio Italia in tutta l’Australia e consente quindi alla Chiesa italiana, attraverso questo potente mezzo di comunicazione, di mettersi in contatto con tutti coloro che comprendono l’italiano. Mons. Bonicelli ha illustrato ai presenti ancora una volta l’impegno della Chiesa cattolica italiana nel seguire gli emigranti e li ha affidati alla protezione dei santi dell’emigrazione, tra i quali Santa Cabrini e il Beato Scalabrini. Ha poi chiesto a tutti di adoperarsi, nel miglior modo possibile e nelle forme più convenienti per la buona riuscita della GMG del 2008 e per favorire l’incontro delle famiglie italiane con i giovani ospiti che arriveranno dall’Italia. Prendendo poi spunto dal Vangelo del giorno, che narrava della parabola dei lebbrosi, ha chiesto a tutti di riscoprire il valore della gratitudine, poiché solo attraverso questo sentimento si può creare condizioni di vita rispettose nei confronti di tutti. A sua volta, ha espresso la gratitudine della Chiesa italiana per la testimonianza di fede che gli emigranti sanno dare nelle nazioni in cui vivono e ha ringraziato i missionari italiani per il bene che continuano a realizzare all’interno delle comunità a loro affidate.

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